lunedì 11 novembre 2013

Havaianas

Non esistono gli scaldabagni da queste parti. Per avere l'acqua calda nella doccia, chi se lo può permettere ha un apparecchio situato appena prima del doccino che è collegato alla presa elettrica e tramite una resistenza scalda l'acqua nel momento stesso in cui passa. Questa specie di forno elettrico si trova esattamente sopra la mia testa mentre mi lavo, tipo spada di Damocle, e ha una potenza esagerata, da un minimo di 4700 W ad un massimo di 8000 W. Funziona che è una meraviglia. Peccato che gli impanti elettrici brasiliani, spiccando sicuramente per fantasia e ingegno, lascino talvolta un po' a desiderare per quanto riguarda il corretto funzionamento. Morale, mentre mi faccio la doccia sento odore di bruciato, guardo su e c'è la presa che fuma. Spengo tutto, finisco di sciacquarmi i capelli nel lavandino, mi asciugo e spiego tutto a Padre Corrado.
Io: Corrado guarda, dopo pochi minuti la presa inizia a fumare, si riesce a fare solo una doccia molto veloce.
Lui: Fantastico, bisognerebbe capire qual'è il problema e sabotare anche le altre docce di casa, così risparmio.

I reforços vanno bene, in alcuni ci sono anche alcuni bambini nuovi. Mi stupisce sempre vedere come la pioggia paralizzi tutto o quasi. Se piove forte, cosa non difficile in questa stagione, se ne stanno tutti a casa da scuola. E quindi anche dal reforço.

Oggi il senso della globalizzazione sta tutta nei miei piedi. O meglio nelle mie infradito. Le ho comprate qui uno dei primi giorni, e sono di una marca brasiliana molto nota anche in Italia, di cui ovviamente non farò il nome per motivi di par condicio (Havaianas). Prima di partire ricordo che in un noto supermercato italiano, di cui ovviamente non farò il nome per i motivi sopra citati (Coop), veniva proposta la stessa marca in offerta, dal momento che l'estate era finita, a 23 Euro. Il prezzo pieno non lo conosco, ma se il mio leggendario acume non mi tradisce devo presumere che fosse almeno di 25/30 Euro. Faccio notare che stiamo parlando di ciabatte di gomma. Qui il prezzo si aggira tra i 3,5 e i 7 Euro. Le stesse, identiche. Evidentemente il viaggio in nave gli conferisce una stagionatura unica che motiva il prezzo maggiorato. Altrimenti c'é qualcosa che non mi garba.

Giá che parliamo di piedi termino l'argomento con le "Lava Pè". Questo é il nome di un tipo di formica molto particolare. Queste formiche costruiscono il loro formicaio tra l'erba alta almeno 10 cm in modo che non si veda. Ma se per caso finisci da quelle parti te ne accorgi alla svelta e puntualmente finisci per lavarti i piedi, come suggerisce il nome. Infatti, se disturbate, le formiche si arrampicano a decine e molto rapidamente su per i fili d'erba, salgono sul piede del malcapitato e utilizzano quel simpatico pungiglione che madre natura gli ha donato. Sono un incrocio tra un ninja e un kamikaze. Per un essere umano è un po' come finire nelle ortiche. Molte ortiche. Fidatevi di uno che ha provato. Tutta colpa di Paolo.

Ah, sono stato a Brasilia, ma quella giornata merita un post tutto per sé!

Riflettendo con Fabio e la Silvia alle 2 di notte mi sono accorto che le giornate più belle sono quelle in cui riesco meglio a comunicare con i ragazzi. Soprattutto con il gruppo degli adolescenti, che sono i più complicati da capire perché iniziano ad avere un lessico abbastanza vario e completo ma allo stesso tempo usano molte "girias" (slang brasiliano) e parlano molto veloce, mangiandosi le parole.

Weekend bellissimo. Sabato mattina avevamo deciso di riposare, ma l'abitudine mi ha fatto svegliare appena prima delle 8 e così sono andato con Paolo a visitare diverse famiglie. Vi riassumo la situazione di una di queste per darvi un'idea: madre con 7 figli, il padre ha preso il largo già da tempo. La più grande, che chiameremo Dorota, è rimasta in cinta a 15 anni, forse anche 14. Al ragazzotto padre del bambino non interessa, così lo alleva da sola. Va a scuola alla sera in modo da poter lasciare il figlio alla madre che lavora tutto il giorno ma la sera è a casa. Dorota per un po' di tempo è stata con un bravo ragazzo che la amava ed era disposto ad aiutarla nonostante il bambino non fosse suo. Ma ora Dorota lo ha lasciato e frequenta un altro ragazzo che io e Paolo abbiamo conosciuto. Dire che non ci ha fatto una buona impressione è il minimo. Gli altri 6 fratelli di Dorota coprono un po' tutte le età più basse. Una di queste è davvero sveglia, le ho fatto usare la mia macchina fotografica due minuti e ovviamente ha fatto delle foto migliori delle mie.
Sabato pomeriggio altra visita con anche Fabio, un salto al campo da calcio dove la squadra della parrocchia le stava prendendo di santa ragione, un giro al supermercato per pagare alcuni conti e poi Praça Creativa, la piazza principale del paese. Qui lo stato ha costruito alcune strutte pubbliche molto belle, e ne sta costruendo ancora. Soprattutto in certe ore la piazza è molto viva, con ragazzi che ballano la break dance, fanno skate, fanno il bagno in una fontana misteriosamente clorata, o semplicemente si sdraiano sull'erba. Dopo tutto questo finalmente le 19. Finalmente orario aperitivo. L'aperitivo è un concetto che manca da queste parti. Ma datemi tempo e vedrete. Intanto Paolo erano 6 anni che non ne faceva uno e si è scolato un "litrao" di birra.
Domenica invece mercatino "classe A" (di prima classe, ovvero da ricchi) a Goiania al mattino, pranzo domenicale a casa di Paolo e della Leide e gara di motocross al pomeriggio. Ma ahimè, la scritta "Rinaldi" che appariva ovunque non si riferiva all'ex campione del mondo ora team manager di Parma ma a una ditta brasiliana di pneumatici. Speravo di fare una bella rimpatriata ma nada. Con la Meri che dall'Italia mi risponde: guarda, non credo proprio si tratti di mio padre (Rinaldi) perché lo vedo in questo momento in giardino che scava con la sua ruspa. Tutto normale a casa Rinaldi.

E infine, questa "espertinha" (furbetta) qui sotto è Vitoria, 7 anni, che frequenta il reforço di Nova Morada. Fidatevi, farà della strada.



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