domenica 27 ottobre 2013

L'incontro

In poco più di mezz'ora, in autobus, arrivo a Goiania.

Goiania nacque in questi giorni dell'anno 1933, a tavolino, come Brasilia.
La giovane età e la vicinanza della capitale brasiliana (che attira maggiormente) non giovano sicuramente all'estetica della città.

Per un europeo è difficile concepire una città così grossa ma senza storia.

Ma è proprio qui che è avvenuto l'incontro.

Spensierato, me ne andavo a zonzo per le strade di questa strana città, gustandomi l'ananas fresco appena comprato per poche monete da uno dei tanti venditori ambulanti che affollano i marciapiedi.
La giornata era molto calda e l'ananas finì rapidamente.
Essendo io una persona di grande tempra morale necessitavo a quel punto dell'apposito cestino per buttare il contenitore di plastica e lo spiedino con cui infilzavo i succosi pezzi d'ananas e li portavo alla bocca.
Non ci sono molti cestini a Goiania.
Continuai con il mio vagare e dopo qualche minuto eccone uno. A venti metri da me, ore 2.
Sollevato, mi avvicino, osservando nel frattempo le bancarelle sul lato sinistro della strada, che vendono di tutto.
Solo all'ultimo momento, giusto per buttare il contenuto della mia mano, mi volto verso il cestino.
E mentre il bicchiere di plastica centra il bersaglio, lo incontro.
L'altro.
Esattamente come me avrà avuto caldo.
Esattamente come me stava cercando un cestino da un po' di tempo.
E felice come me, lo vede e gli si avvicina, ponendo la mano in avanti.
Uguali, sincronizzati, stessi gesti, ci incontriamo con le rispettive mani tese sopra il cestino. I nostri occhi si incontrano.
Ma la sua mano non lascia cadere nulla.
E mentre la mia mano si alza e torna dal proprio corpo, scappando dal cestino, la sua si immerge in esso.
Fruga, sposta, scava, trova, trae in salvo e ricomincia. A quanto pare due o tre cose utili le si trovano sempre in un cestino.

Io non ho mai dovuto cercarmi il futuro in un cestino. Il cestino per me è un sinonimo di passato. Lui deve farlo tutti i giorni. Perché lui e non io?

venerdì 25 ottobre 2013

Pubblicità Comparativa

Proprio oggi Apple da il via in Italia alla commercializzazione dell'iPhone 5S e dell'iPhone 5C.
L'iPhone è proprio figo. Ci stavo facendo un pensierino. Aiutatemi nella scelta.
Ecco le principali offerte:

3 ITALIA: 29€ al mese + 99€ di anticipo per 400 minuti, 100 sms e 2 Gb di internet
Vodafone: 20€ al mese + 99€ di anticipo senza nessuna promozione per chiamate, sms o internet
Tim: 30€ al mese + 99€ di anticipo con 100 minuti, 1000 sms e 1 Gb di internet
Wind: per ora non ha nessuna offerta al riguardo.

Media generale: 26,3€ + 99€ di anticipo in cambio di 166,6 minuti, 366,6 sms e 1 Gb di internet

Tuttavia nel mio armadio ho ancora una maglietta blu con disegnato un mappamondo, intorno al quale campeggia la scritta "Un altro mondo è possibile" in diverse lingue, tra cui il brasiliano.

Ecco quindi un'altra scelta possibile, sicuramente per me ma anche per tutti voi.

Caritas Children Onlus: 25€ al mese in cambio di una "Cesta Basica", che comprende:
  • Riso (5Kg)
  • Latte (2l)
  • Olio (2l)
  • Caffè (500g)
  • Biscotti (800g)
  • Estratto di pomodoro (250g)
  • Spaghetti (1Kg)
  • Farina di mais (500g)
  • Fagioli (1Kg)
  • Zucchero (2Kg)
Questa cesta viene a costare circa 17 euro, con i soldi che avanzano si crea e sostiene un fondo che si occupa di coprire le spese mediche, occhiali, documenti, materiale scolastico e in caso di estrema emergenza bollette o affitti.

Ma ovviamente queste cose non sono destinate a me, a voi o a chi ci mette i soldini. Questa cesta e questo fondo sono destinati alla famiglia del bambino che si decide di adottare qui in Brasile.
In cambio dei 25€ niente display retina di ultima generazione, ma sorrisi. Tanti sorrisi. E una letterina di ringraziamento ogni tanto.

In alto a destra, in questa pagina, c'è il link di Caritas Children Onlus. Made in Parma. Andate a curiosare. Un altro mondo è possibile.

P.s.
Chiedo scusa a tutti per l'ipocrisia galoppante di questo post.
L'iPhone è solo un esempio che mi è balzato in mente leggendo la notizia della sua commercializzazione oggi. Come se io non sprecassi soldi in boiate. Ho un fighissimo iPod touch, indispensabile per me come lo è un trapano pneumatico per un restauratore di orologi.
I soldi che uno guadagna è giusto che li usi a suo piacimento. Giustissimo.
Ma non è giusto che una famiglia non riesca a sopravvivere. Mai.




domenica 20 ottobre 2013

Come una cannuccia

Mail, Facebook, Twitter. Tantissimi di voi mi scrivono. Sono felicissimo, non potreste farmi un regalo più grande. Io purtroppo non ho tantissimo tempo e non riesco a rispondervi come meritereste. Chiedo umilmente venia.

Mentre invece oggi mi hanno chiesto umilmente vena.
Ovvero stamattina ho donato il sangue a Goiania. Buffa la vita.
Al riguardo permettetemi un francesismo: CAZZO CHE AGO!
Ci potevo bere un mojito.

Il motivo per cui l'ho fatto è che qui si va a chiamata in caso di bisogno anche per le donazioni del sangue. O meglio a chiamata parziale. Gli ospedali (quasi tutti privati) hanno delle piccole scorte, ma quando un paziente beneficia di queste scorte è tenuto a restituire il sangue utilizzato invitando amici e parenti ad andare a donare. Un sistema un po' strano per noi abituati all'AVIS, ma motivato da diversi fattori che hanno contribuito a creare una mentalità che, per ora, non concepisce la donazione senza un motivo preciso.

E come fare per riprendersi dopo aver perso 4 hg di sangue di primissima qualità? Una bella festa "all you can drink" e "all you can eat! in una "chacara", una villa enorme fuori città, in mezzo al verde (dicesi anche foresta) e con ingresso a invito. Ma si sa, noi abbiamo i mannelli.

La settimana è volata, tra rinforzi, gruppo educatori, anniversario di Dani, visite con Paolo e consegna delle ceste basiche alimentari. A queste belle cose di cui si occupa Paolo (ONG "Maos Pela Vida" e "Caritas Children Onlus") dedicherò tutto uno dei prossimi post che sto già preparando. Per ora vi dico solo che è tutto molto interessante.

Come descrivere il quartiere in cui mi trovo? O meglio, come farlo senza cadere involontariamente nella trappola dei pregiudizi che, essendo io qui da poco, inevitabilmente ancora guidano i miei occhi, filtrano i miei pensieri e sospingono le mie parole?
Ci proverò con una descrizione oggettiva di una delle vie principali:
chiesa evangelica, estetista, dentista, chiesa evangelica, negozio generico, parrucchiere, chiesa evangelica, dentista, gommista, estetista, chiesa evangelica, negozio generico, dentista, estetista, chiesa evangelica, piazza.
Tirerò le somme più avanti.
Ma una cosa sulle chiese evangeliche ve la anticipo: la decima (la donazione mensile o annuale di tutto quello che si guadagna alla chiesa a cui si appartiene) è assolutamente OBBLIGATORIA senza distinzioni di reddito.

DIARIO DELLA MIA CAMERETTA

Giorno 9
Annoto la scomparsa delle formiche. Peccato, stavo iniziando a farci amicizia.

Giorno 10
Ho capito perché sono scomparse le formiche. C'è uno scarafaggio grosso come il mio portafoglio.

Giorno 12
Lo scarafaggio è scomparso, ma ho subito individuato il responsabile. Il mio nuovo coinquilino è un fighissimo geco. Molto bello. Ma un po' inquietante. Soprattutto, è ovviamente più grosso dello scarafaggio. Iniziamo a stare stretti.

Giorno 14
Mondo ladro, non c'è più il geco. Se tanto mi da tanto c'è un orso nell'armadio.

mercoledì 16 ottobre 2013

Oggi, un anno fa'

Caro Dani,
mi manchi.

Quel martedì ho pianto molto. E così i giorni seguenti. Ho pensato che non era giusto. Non te. E ho continuato a piangere fino a svuotarmi.

Oggi sono nel tuo Brasile. Sono felice. Piango ancora sentendo la tua mancanza. Ma ti sento qui con me. Queste persone ti hanno amato e ti amano. Non si stancano mai di dirmelo.

Le persone sono felici nel ricordarti e nel condividere quei ricordi. Felicità vera perché condivisa.

Grazie di tutto. Sei il mio eroe.


Il tuo cuginastro

sabato 12 ottobre 2013

"La Scoperta"

In questo giorno del 1492 Cristoforo Colombo inciampò nelle Americhe.
Ecco come ne parla Eduardo Galeano.

"Nel 1492 gli indigeni scoprirono di essere indios,
scoprirono di vivere in America,
scoprirono di essere nudi,
scoprirono che esisteva il peccato,
scoprirono di dovere obbedienza a un re e a una regina di un altro mondo e a un dio dell'altro cielo,
e che quel dio aveva inventato la colpa e il vestito
e aveva ordinato che fosse bruciato vivo colui che avesse adorato il sole e la luna e la terra e la pioggia che la bagna."


Per fortuna la mia "scoperta" delle americhe è abbastanza diversa. Sarà che ho dimenticato il cavallo, il fucile e il cannone, ma non sto conquistando il Brasile. Il Brasile sta conquistando me.
O forse è la stessa cosa. Ho scoperto una cosa buffa e insieme interessante. Nella lingua maya non c'è gerarchia che separi il soggetto dall'oggetto. Io bevo l'acqua che mi beve e sono visto da tutto quel che vedo. Io conquisto il Brasile che mi conquista.

Tutti mi chiedono: "Voce esta o primo do Daniele?". Si, sono il cugino di Daniele. E seguono sorrisi, abbracci, addirittura ringraziamenti. Dani ha seminato davvero tanto.

Essendo una settimana che sono qui ho conosciuto più o meno tutti i gruppi con cui lavoreremo: i gruppi dei "reforces" (dopo scuola) e il gruppo degli educatori (i ragazzi più grandi). E non è davvero semplice lavorare con loro. Molti sono ragazzi che dietro hanno una situazione famigliare e/o personale di forte disagio, e le conseguenze sul carattere si vedono. E proprio per questo hanno molto bisogno di fare vita di gruppo, di avere regole, obiettivi, magari anche due sberle, sicuramente di un abbraccio e di una carezza. Sono fantastici. Sono genuini.

Purtroppo il buon Paolo mi sconsiglia di andare in giro sventolando la mia reflex a destra e a manca come sono solito fare all'estero. Qui la criminalità è piuttosto diffusa, e gli oggetti tecnologici costano tantissimo, addirittura più che in Italia. Una macchina come la mia può valere tre, quattro stipendi normali. Quindi sto rinunciando a molte foto. Ma qualcuna arriva, ho trovato un modo di occultare la mia macchina fotografica. Altro che Mister Q di 007.

FABIO
Maleducato come al solito non ho ancora presentato i miei compagni di avventura.
Fabio (di cui vi consiglio di leggere il blog, trovate il link in alto a destra) ha 24 anni e abita vicino a Chiavari. Ma non è questo che importa. E' importante dire che è simpatico, parla e capisce meglio di me il portoghese, canta benissimo, è paziente ma quando si incazza mi fa morire dal ridere, legge molto bene le situazioni e ha tanta voglia di fare. Ma la sensazione più grande che ho riguardo a lui è che sia un pozzo infinito. Credo che in questi tre mesi scoprirò ogni giorno qualcosa di lui. E non vedo l'ora. Oh, non diteglielo che poi si monta la testa!

Adesso vado a giocare a calcio con dei 15enni. Secondo una prima stima ho calcolato che qui me la posso giocare finchè i miei avversari hanno 12/13 anni. Vedremo. Vamos a experimentar.

Ciao. Che qui invece si dice...ciao.

P.s.
Grazie ad Albu per il libro che mi ha regalato prima che io partissi. Non me l'aspettavo, è stato un gesto davvero bello. Ed il libro "I figli dei giorni" da cui ho tratto il pezzo iniziale è davvero meraviglioso. Lo consiglio a tutti. Grazie Albu!

martedì 8 ottobre 2013

1650 Reais

Non riesco a capire se sono qui da 4 ore, da 4 giorni o da 4 mesi. Il tempo è volato. Eppure ho così tanto da raccontare e su cui riflettere. Per ora sto immagazzinando tutto in maniera abbastanza asettica, con così tanti stimoli serve del tempo per mettere ogni cosa al suo posto e formulare un pensiero al riguardo. Un giudizio. Giudicare. Non si dice spesso, sembra sempre una parola da schivare. Ma noi giudichiamo. E' una delle cose che ci distingue dagli animali. Non ci comportiamo solo per un mero istinto di sopravvivenza, ma giudichiamo. Dividiamo tra giusto e sbagliato. E tante sfumature di grigio in mezzo. Ma per me è ancora presto.

Bollettino Meteo: si sta da ufo! Mai troppo caldo, assolutamente mai freddo, spesso con una bella arietta che cancella l'umidità. E cosa più importante di tutte, che mi fa sentire tremendamente in colpa con tutti voi amici al nord dell'equatore...qui le giornate si stanno allungando! Ahahahah!

In camera mia avevo iniziato una personalissima battaglia contro le formiche rosse più grandi che abbia mai visto, ma siamo arrivati velocemente ad un armistizio. Infatti le suddette formichine sono ovunque finche la stanza è al buio e io sono fuori, appena rientro a accendo la luce spariscono, corrono velocemente verso le loro tane. Educatissime.

In questi giorni, e fino al prossimo weekend, è la festa della parrocchia davanti a casa. Tutte le sere si mangia tutti insieme in stile sagra. E il venerdì, sabato e domenica c'è la lotteria. Oltre alla lotteria "normale" ce n'è anche una versione molto più simpatica. Vediamo se mi riesce di spiegarla. Viene messo all'asta un biberon pieno di latte. Ma l'obiettivo non è comprarlo, ma obbligare un altro a berlo offrendo più di lui. Quindi, dopo vari tentativi di coinvolgere il malcapitato di turno, quando due stanno al gioco si inizia. "Offro 50 reais (circa 20 euro) perché Joao beva questo biberon davanti a tutti come un neonato!". E Joao ribatte: "Io ne offro 75 perché sia tu a berlo davanti a tutti!". E così via, fino a che uno dei due non cede. A quel punto la somma raggiunta va in beneficenza e il perdente deve bere dal biberon con tutti che lo prendono in giro e lo filmano. Sabato siamo arrivati a 1650 Reais. Direi che qui sono come me. Sensibili alle sfide.

Oltre al gruppo dei ragazzi più grandi (12-18 anni) che avevo già conosciuto nel weekend, da ieri mattina abbiamo iniziato i " rinforzi", ovvero il dopo scuola (che a volte è prima, perché alcuni vanno a scuola il pomeriggio e altri alla sera), con bambini più piccoli.

Stamattina andiamo con Paolo (di cui poi vi parlerò, come di tutti gli altri) nelle famiglie che ricevono gli aiuti (per maggiori informazioni cliccate sul link in alto a destra "caritas children onlus"). Poi vi dirò.

Grazie a tutti voi che mi avete scritto qui sul blog, su facebook o via mail. Mi fate stare bene.

Ah, ho visto una cicala enorme. Secondo me era cavalcabile.


venerdì 4 ottobre 2013

W l'umidité

In circa 24 ore si arriva comodamente dal mio divano di Parma al divano di Senador Canedo, Goiania.

24 ore divise in: auto fino a Malpensa, viaggio aereo di 12 ore fino a Sao Paulo, altro viaggio aereo fino a Goiania e poi auto fino a Senador Canedo.

Per ora tutto quello che posso dirvi è che il Brasile in questa stagione è rosso, verde e grigio. Poi si vedrà.

E sul muro di fronte alla mia finestra spicca la scritta: EXPLOSAO DA MODA! Calcas - Camisetas - Blusas - Bermudas. A partir da 4,99 rs. A 200 metris.

Circa 2,5€. Quasi quasi faccio un salto. Eh no però, 200 metri. Troppi. Riposino, in fondo qui sono le 14.20.

Boa noite.